Schengen Museum

Un nuovo museo interattivo e multimediale alla scoperta dello storico trattato di Schengen

Insieme allo studio Migliore+Servetto, abbiamo curato la progettazione dell’esperienza e la produzione dei contenuti multimediali del Museo di Schengen, rinnovato in occasione del quarantesimo anniversario della firma dell’Accordo di Schengen. La nuova esposizione permanente fa seguito al restauro della struttura preesistente ad opera di Forma Architects e conduce i visitatori alla riscoperta di uno dei momenti fondativi dell’Europa, coinvolgendoli e accompagnandoli in un’esperienza immersiva che attraversando il passato e il presente si rivolge verso il futuro.

A partire dal concept – a cura di Historical Consulting – abbiamo reinterpretato lo spazio come un luogo “senza confini”, borderless: non solo a livello spaziale, senza barriere architettoniche, ma anche a livello multimediale e narrativo. Il nuovo museo sviluppa un percorso a tappe, tra il fisico e il digitale, un viaggio coinvolgente per sperimentare le diversità, gli incroci possibili e l’integrazione mediante una chiave intuitiva, interattiva e ludica, che alterna anche momenti di approfondimento e di riflessione. In una progressione lineare di testi e oggetti legati ai temi delle quattro sezioni principali, si incontrano infatti 19 installazioni, ognuna diversa per contenuto, forma e multimedialità, nel fluire di un percorso circolare culminante nel nucleo centrale: il “Cube”, cuore narrativo che racchiude un’installazione immersiva e coinvolgente a conclusione del percorso espositivo.

In una concezione multimodale dell’esposizione, quest’ultimo elemento costituisce il fulcro dell’allestimento: il Cube è un segno identitario, memorabile e dinamico, che rappresenta il concept creativo “senza confini” tra i Paesi e la moltitudine di persone che ne fanno parte, dove il pattern di bandiere, a definire la pelle del cubo, simboleggia i valori di unione e cooperazione. Lo spazio si dilata e si sviluppa anche grazie a un sistema di specchi e luci dinamiche, che restituisce l’effetto di un organismo pulsante e trasforma il Cube in una torre infinita che supera i confini fisici e ideali. Al suo interno, un’installazione suggestiva firmata Karmachina racconta le avventure personali di persone provenienti dall’interno e dall’esterno dello spazio Schengen, testimonianze che innestano una catarsi emozionale come epilogo finale dell’esposizione.

Il progetto include anche un intervento di riqualificazione e riallestimento del Battello Prinzessin Marie-Astrid Europa, luogo della firma del Trattato di Schengen. Il Battello ospita nuove funzioni, come uno spazio per conferenze, un’area per mostre temporanee e una lounge, oltre a una nuova installazione dinamica che racconta la storia della firma dell’Accordo di Schengen. La “Signature Room” consente infatti al visitatore di compiere un viaggio nel tempo, trasportandolo nello stesso spazio che ha accolto i rappresentanti dei primi Paesi firmatari dell’Accordo nel 1985.

 

cosa
Mostra permenanente
quando
2025
dove

Schengen, Lussemburgo

per chi
Commune de Schengen
cosa abbiamo fatto

Progettazione dell’esperienza
Progettazione e produzione dei contenuti multimediali

con chi

Paolo Ranieri - Multimedia design
Rino Stefano Tagliafierro - Art direction
Marina Cinciripini - Exhibition design
Emiliano Bagnato, Alberto Modignani - Musica e sound design
Chiara Zaniol, Esther Chionetti - Progettazione dei contenuti
Lara Aleotti, Veronica Galofaro - Produzione
Rosa Rossitti, Clara Costa - Graphic design
Pietro Canepa, Luca Grazioli, Daniela Quaglino, Elisa Serravalli - Post production e video editing
Daniela Huqi - UI/UX design
Elisa Fabris, Michele Tranquillini - Illustrazioni in mostra

Ph. Martiradonna